sabato 26 novembre 2016

CARISSIMO INDECISO....

CARA INDECISA, CARO INDECISO....
Ti stai chiedendo se dovresti votare SI o NO a questo referendum del quale non hai capito molto, oppure addirittura ti chiedi se devi o non devi andare a votare....

Bene, la prima cosa da  dire è che a questo Referendum è molto importante andare a votare. Perchè questo è un Referendum confermativo di una Legge che si propone di cambiare la COSTITUZIONE della nostra REPUBBLICA,  ed intende cambiarla non di poco, Essendo un Referendum confermativo, PER LEGGE NON PREVEDE ALCUN QUORUM, quindi sarà valido QUALUNQUE SIA IL NUMERO DEI VOTANTI : fossero anche mille in tutta Italia sarebbe comunque valido.

Dunque andare a votare è importante perchè la Costituzione è la piu' importante Legge della Repubblica, da essa discendono tutte le altre Leggi, ed è nata subito dopo la seconda guerra mondiale, sulle macerie di un Paese distrutto, da un gruppo di persone che ha studiato e si è confrontata per scrivere un Documento sul quale fondare una nuova Naziona, basata sulla volontà del Popolo e sui valori della Pace e del Lavoro.

Cambiare questa Legge è una responsabilità che non va presa alla leggera, per cui se non ti senti coinvolto, se ritieni di non essere stato informato in modo sufficiente o con chiarezza, se ritieni che chi governa in questo momento non abbia voluto o potuto metterti nelle condizioni di valutare con serenità e chiarezza quello che sta succedendo, sarebbe già un motivo sufficiente per votare NO. Perchè dire NO non significa andare contro il Governo, o aiutare Grillo o Salvini o chiccessia. Non esiste un partito del NO esiste una moltitudine di persone, Associazioni (come l'ANPI, la'associazione nazionale dei Partigiani d'Italia) partiti, (dalle piu' diverse idee) sindacati che dicono NO, questa riforma non va bene, è sbagliata , non la vogliamo. 

E dire NO non significa uscire dall'Europa, provocare un danno, far cadere il Governo , rinunciare a benefici sanitari, rinunciare a diminuire le tasse come viene detto da piu' parti, anche in modo manipolatorio. Significa semplicemente dire NO, non voglio che la costituzione venga cambiata, o non venga cambiata in QUESTO modo, desidero che rimanga tutto com'è ora.

Ma entriamo nella questione del SI o del NO. Informarsi non è semplice, anche perchè gli organismi Istituzionali non stanno dando una informazione equilibrata ed imparziale , e anche questo ti dovrebbe preoccupare (se come recita l'art.1 La sovranita' appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. Sarebbe importante che il Popolo sovrano venisse almeno informato in modo corretto di ciò che succede)

Il quesito del referendum è il seguente

"Approvate il testo della legge costituzionale concernente "disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione", approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?»

IL testo è birichino perchè propone domande alle queli verrebbe di rispondere di si a tutto. Ma.......ATTENZIONE!!!
COSA VUOLE DIRE SUPERARE IL BICAMERALISMO PARITARIO CON QUESTA RIFORMA?

Vuole dire che il Senato verrà trasformato (NON ELIMINATO!!) ed al posto dei 315 senatori attuali ELETTI DAL POPOLO , ne arriverebbero 100 indicati dai Consigli Regionali e scelti tra Amministratori e Sindaci con una Legge Ordinaria che NON E' ANCORA STATA SCRITTA. Il che porta a tutta una serie di considerazioni su come funzionerà questo Senato, con gente che va  e viene ad ogni cambio di Consiglio Regionale o di ogni sindaco, quali saranno le influenze politiche sul Senato visto che ogni Senatore dipenderà dal proprio Partito, quali saranno le possibilità di lavorare per questi Senatori con doppia carica, quali saranno i possibili vantaggi o svantaggi per avvantaggiare il lavoro legislativo, visto che non sarebbe impossibile che il Parlamento veda la maggioranza di un Partito o di una Coalizione, mentre il Senato potrebbe essere del colore avverso perchè magari la maggior parte delle Regioni sono governate da un Partito avversario. E' ben vero che il Senato avrà poteri limitati sulle Leggo ordinarie, ma avrà gli stessi poteri di oggi su altre Leggi come  Riforme costituzionali e leggi costituzionali, Leggi di ratifica dei trattati dell'Unione Europea., Leggi sulla tutela delle minoranze linguistiche Leggi che riguardano i referendum popolari e le altre forme di consultazione Leggi sui casi di ineleggibilità e di incompatibilità con l'ufficio di senatore Leggi che stabiliscono le modalità di elezione dei senatori , Leggi sulle funzioni fondamentali dei Comuni e delle Città metropolitane (compresa Roma Capitale) , Leggi sulle forme particolari di autonomia regionale (cioè le regioni a statuto speciale), sulle elezioni regionali e sui rapporti tra regioni e stati esteri e quindi dal punto di vista istituzionale non poco. In estrema sintesi questo nuovo Senato di non eletti ma nominati tra Consiglieri Regionali e Sindaci decidera se e quando cambiare di nuovo la Costituzione. Se vi pare poco.....

Ma andiamo avanti.  La riduzione del numero dei parlamentari e il superamento del bicameralismo perfetto l'abbiamo visto. Contenimento dei costi della politica?E' in parte vero, perchè i nuovi Senatori non avranno compenso ( ma rimborsi spese si.....) . Pero' in realtà si riduce a ben poco perchè tutto l'apparato del Senato, segreterie, uffici, personale , affitti auto blu eccetera rimarrà. E' stato calcolato che il risparmio effettivo sarebbe inferiore ai 40 milioni di euro che sembra anche tanto ma che di fronte al bilancio dello Stato (circa 500 miliardi di euro) si riduce  a circa il costo di 1 caffè per italiano. L'anno. Per fare un confronto , come se le vostre spese condominiali fossero di 1000 euro l'anno ed il risparmio fosse di 8 centesimi l'anno. Comunque sia , questo risparmio è da valutare con il criterio dei costi /benefici: a fronte di questo cambiamento del Senato il risparmio è di questo caffè. Ne vale la pena? Si/No.

Dei risparmi contenuto nella parte che riguarda la modifica del titolo V, e che riguarda poi alla fine anche la soppressione delle Province, non vale la pena di parlare perchè non si sa che fine faranno i palazzi e i dipendenti delle Province, e chi si assumera ed a quali costi i compiti che le Province svolgevano riguardo a Scuole, strade ecc. Per cui è anche possibile che i costi rimangano uguali o addirittura aumentino (In Friuli Venezia Giulia, regione che ha già abolito le Province per Statuto,  al loro posto stanno nascendo le UTI e su costi e posti destinati alla politica di questi Istituti ancora si sa troppo poco)

La soppressione del CNEL riguarda la soppressione di un Ente che si è rivelato inutuile, ma solo perchè non è stato adeguatamente valorizzato il CNEL infatti sarebbe stato un importante elemento di raccordo tra Governo e Parti Sociali per la discussione di temi come la prodiuttività ed il Lavoro, tra Governo ed Enti Locali, in particolare le Regioni e tra Governo ed Enti sovranazionali come La Comunità Europea, e tramite la pubblicazione di Bollettini e la disponibilità di archivi informatici una finestra che permetteva ai Cittadini di monitorare la attività del Governo.

Infine la modifica del titolo V, molto lunga ed articolata con la quale diversi poteri delle Regioni passano allo Stato e viene introdotta una clausola, cosiddetta di "supremazia" con la quale in caso di divergenza di pareri tra Regioni e Stato, tipicamente per la realizzazione di una grande opera come un oleodotto (vedi Puglia) un rigassificatore (Monfalcone) o la TAV (Val di Susa ma anche Carso Triestino) prevale la ragione dello Stato

Per cui è evidente che il quesito è molto ambiguo e non riflette la sostanza dei cambiament, anche perchè ci sono molti cavilli che vanno a creare modifiche che non sono ancora tutte valutabili ANCHE PERCHE' QUESTA RIFORMA VA A TOCCARE BEN 40 ARTICOLI DELLA COSTITUZIONE... con un testo piuttosto complicato ed a tratti di difficile comprensione composto di 41 articoli!!!

Il suggerimento che ti diamo è di andare a votare, e se hai un minimo dubbio che questa riforma non sia una cosa buona per l'Italia vota NO. Per cambiare le cose c'è sempre tempo, posto che il cambiamento in se e per se NON E' un valore, il cambiamento è buono se fa cambiare le cose IN MEGLIO  per fare le cose bene ci vuole il suo tempo, questa riforma affrettata e raffazzonata ( non è vero che la stanno studiando da anni, è nata un anno e mezzo fa ) puo' fare grossi danni è NON C'E' NESSUN MOTIVO PER FARE LE COSE IN FRETTA E MALE , una nuova riforma puo' essere fatta in qualunque momento . Non è vero che se non passa questa riforma poi staremo fermi per venti o trent'anni. Tutto puo' esere rifatto senza problemi, se c'è la buona volontà. Non c'è nessuna Legge che lo impedice. E NEL FRATTEMPO CHIEDIAMO A QUESTA CLASSE POLITICA E DIRIGENTE DI APPLICARE BENE QUELLA CHE C'E' . Grazie per l'attenzione