sabato 15 dicembre 2012

IL CAIMANO, IL CENTRO MODERATO E LA STRADA PER IL QUIRINALE




Molti articoli sui quotidiani di questi giorni stanno parlando di Berlusconi come di un uomo finito,  giunto al suo crepuscolo , che si  dibatte ormai disperatamente nella melma che lo sta trascinando verso il fondo, di un uomo giunto alla fine del del suo percorso politico che tenta penosamente di reclamare un ultimo ruolo agitando la possibilità di un proprio ritorno in campo 


Tuttavia, prima che si possa darlo per morto, vale la pena di considerare che per quanto come ogni dittatore che si rispetti si sia circondato da uno stuolo di cortigiani compiacenti che hanno probabilmente alterato una sua corretta visione del mondo,  , Berlusconi sino ad oggi ha dimostrato nelle sue strategie doti di acume ed inventiva assolutamente fuori dal comune,  ed una capacità rocambolesca di volgere a proprio vantaggio le situazioni piu' difficili, complice probabilmente il grande entourage di esperti di comunicazione e di immagine dei quali dispone come padre padrone del mercato pubblicitario in Italia. E' possibile percio' che sia veramente in una situazione senza via d'uscita e non se ne renda conto? O ci potrebbe essere dell'altro? 

Certamente non è impossibile che egli sia alla frutta , e che sia andato oltre le sue capacità, ma non per questo il Caimano deve essere sottovalutato 

Il suo declino sembra cominciato un anno fa , quando molteplici ragioni di propria convenienza lo hanno indotto a lasciare il passo a Monti, prima di tutte l'esigenza di scaricare su altri le conseguenze di una crisi che appariva ormai fuori controllo

La situazione che ne è seguita, tuttavia,  appariva per certi versi ottimale, perchè da un lato consentiva a Berlusconi di continuare a tenere sotto controllo il Parlamento , attraverso la maggioranza da lui controllata (ad evitare brutte sorprese),  mentre dall'altro poteva contare su qualcun altro che faceva per lui il lavoro sporco,  prendendosi  la responsabilità di provvedimenti impopolari volti ad un  risanamento economico del quale lui si sarebbe preso il merito  al momento opportuno

Una buona prospettiva , che pero' si è molto affievolita a causa delle imprevista popolarità sopratutto internazionale del professor Monti 

Nella imminenza della scadenza naturale della legislatura, il nostro Caimano non poteva permettere che le cose seguissero il proprio corso, perchè in un solo anno di governo , il professor Monti ha reso evidente  a tutti come dovrebbe essere uno statista, e l' immagine che ne deriva sembra molto lontana da quella del nostro cultore di "Bunga Bunga". La  figura pecoreccia di Premier costruita da Berlusconi,  molto piu' simile a quella di un gangster da operetta che a quella dei Padri fondatori della Repubblica si è rapidamente sbiadita,  ed in qualche modo è come se tutti gli italiani, compresi i suoi complici, si fossero d'un tratto risvegliati da un sogno ed iniziassero a guardalo con occhi diìversi. Per questo, ha sparagliato le carte, provocando la crisi che porterà alle elezioni e tornando in qualche modo al centro della scena. Naturalmente non è vero, come ha detto Alfano che le elezioni sono state cosi' anticipate di poche settimane perchè, di fatto, un Governo senza fiducia non riesce a fare piu' niente da subito e quindi la crisi di Governo è immediata e drammaticamente reale

C'è da dire pero' , anche ad un Berlusconi sbiadito ed in crisi non poteva non rendersi conto che candidarsi veramente alla prossime elezione sarebbe stato un grosso rischio, perchè  il centro destra appare confuso, e non piu' sufficientemente unito e motivato . Già adesso i vari caporioni stanno creando correnti scissioniste nel tentativo di ereditare l'impero di mister "B" in modo non molto dissimile da quello che accadde con i vari Generali nel corso della disgregazione dell'impero romano . Ed  è poi chiaro che il centro destra di Berlusconi non potrebbe reggere  ad una sconfitta elettorale, perchè andrebbe in pezzi  decretando, questa volta sì,  la sua fine politica ed aprendogli le porte dei tribunali e forse del carcere 

Quindi è molto difficile che il piano di Berlusconi sia veramente  quello di candidarsi come premier . E' molto piu' probabile che il suo proposito sia quello di ritagliarsi attraverso una serie di forzature e di ricatti un ruolo di coordinatore e mediatore  delle cosiddette forze centriste, che potrebbero riunirsi nel candidare Monti grazie alla sua mediazione ed al suo passo indietro. Effettivamente Berlusconi controlla ancora molti consensi in Parlamento e nelle forze politiche ed economiche del Paese, e ben lungi  dal pensare al bene del Paese, probabilmente si propone un piano abbastanza ambizioso: creare le condizioni per salvare in massa i suoi complici, proporsi come salvatore della casta e nel contempo spianare la strada ai nuovi  baroni del sistema economico che desiderano impadronirsi del potere politico, Montezemolo in testa 


In questo modo si troverebbe ad essere l'uomo chiave per permettere ai suoi complici o almeno ad alcuni di loro di essere rieletti, permettere l'insediamento di un governo conservatore molto gradito alla Casta ed alla alta borghesia italiana e spianare la strada a nuovi ingressi di imprenditori nella politica, oltre a tutto insediando a Palazzo Chigi un uomo tutto sommato abbastanza gradito al Popolo , al quale continuerebbero a venire perdonate o almeno del quale potrebbero venire sopportate ulterioi scelte impopolari 


Cosa ne guadagnerebbe lui?E' probabile che sfumata (evidentemente)  la possibilità  di un nuovo mandato a Palazzo Chigi, il suo obiettivo potrebbe essere il Quirinale. Con un Senato eletto tra i suoi fedelissimi , grazie anche al Porcellum  , e la spinta di questo nuovo Centro Moderato che evidentemente troverebbe molto interessante avere un Presidente della Repubblica proprio complice , la cosa non sarebbe impossibile. In questo modo , Berlusconi si garantirebbe l'impunità e l'immunità che sono il suo bisogno principale , e poi ritornerebbe al Potere dalla porta di servizio



Da parte di questo Centro Moderato vi sarebbe una enorme convenienza , ed in pratica si verrebbe a creare una specie di staffetta tra Berlusconi ed il nuovo Partito, ciascuno dei quali tirerebbe la volata all'altro. Il mandato di Napolitano è al termine.... Il sospetto è piu' che legittimo, e dovrebbe essere  chiaro per tutti che un Berlusconi Presidente della Repubblica non lo fermerebbe piu' nessuno. 



Fantapolitica?Non nel Paese che ha visto un Presidente del Consiglio vantarsi impunemente dei suoi festini a luci rosse, rivendicando come dote il suo priaprismo,  che ha fatto della corruzione un dogma, che ha introdotto la negazione delle evidenti responsabilità proprie e dei propri complici come normale, irridendo chi lo richiamava alle proprie responsabilità, che ha inventato la nipote di Mubarak per giustificare i suoi sollazzi con una minorenne. Insomma, non in Italia. Al peggio non c'è mai fine
Non venga sottovalutato  il colpo di coda del Caimano!!