martedì 13 novembre 2012

STRINGIAMOCI A ....CORTE


Togliamoci subito il dubbio sulla possibilità che vi sia una errata conoscenza del testo dell'inno nazionale nel titolo di questo commento. Se non fossero bastate le lezioni scolastiche  di antica memoria, ci ha ben pensato Benigni un anno fa con la sua colorita erudizione a spiegare, assieme a tutto il resto del testo,  il passo "stringiamoci a coorte", intesa come formazione dell'esercito dell'antica Roma e per estensione il "fare gruppo" il rinserrare i ranghi per fare squadra.
Un invito insomma a collaborare  per costruire insieme un Paese migliore. Ma  il Governo che in questo momento storico politico e sociale così' difficile trova il tempo per imporre nelle  Scuole l'insegnamento obbligatorio dell'inno di Mameli, non ha le sembianze di un allenatore che cerca di motivare la propria squadra per vincere un campionato. L'ordinanza assume  piuttosto le sembianze di editto, volto ad imporre un concetto di Patria che  ricorda alquanto  la riforma Gentile del 1923.
Dovrebbe essere evidente che l'amor di Patria dovrebbe essere qualcosa che nasce dal di dentro , dall'orgoglio nazionale,  dal senso di appartenenza, dalla condivisione di valori. Che senso ha imporlo  per Legge?  Se i cittadini italiani appaiono i più' sbadati d'Europa nelle occasioni nelle quali sarebbe necessario ricordare le parole dell'inno nazionale , questo non succede certo perché testo e parole sono difficili da reperire, ma invece succede probabilmente perché l'inno di mameli appare come qualcosa di lontano ed arcaico, per molti privo di significato. E del resto "fratelli d'Italia? Ma quali fratelli? I fratelli coltelli? Nel Paese piu' individualista d'Europa e forse del mondo? ...l'Italia s'è desta....ne siamo certi? A me sembra invece in coma irreversibile , in stato vegetativo permanente , neanche di fronte alla crisi piu' spaventosa di sempre si riesce a portare l'interesse della Casta fuori dai giochi di poltrone e della campagna elettorale permanente , mentre l'unico partito serio che aumenta i suoi iscritti è il partito dell'astensionismo. Dell'elmo di Scipio s'è cinta la testa? Innanzitutto per cingere una testa con un elmo , bisognerebbe che la testa fosse una ed invece in Italia sono sessanta milioni. Poi gli elmi dei quali gli italiani si cingono la testa sono gli elmetti anti infortunistici degli operai dell'Ilva di Taranto, dei minatori di Sulcis e di tutti gli operai che con questa crisi spaventosa stanno perdendo il lavoro, e poi ci sono gli elmetti della Polizia e dei Carabinieri che caricano i manifestanti , posto che i loro mezzi senza piu' benzina consentano loro di arrivare sul posto...tranne qualli della Val di Susa che per caricare i pacifici valligiani che cercano di difendere la loro valle dall'inutile e brutale stupro ambientale della TAV si sono ormai stabiliti definitivamente la. Dov'è la vittoria? Che ci deve porgere la chioma ? E chi lo sa .... Sappiamo invece che continuano ad arrivare tasse, tagli al welfare , disoccupazione . Ed in questo quadro, la Casta che cambia nomi e sembianze ma mai le facce, attraverso i tg di regime ci dice che tutto va meglio, con il gioco delle parole le tasse diventano contributi ala crescita, le privazioni diventano "uno sforzo comune" imporre tasse assurde ai ceti piu diseredati diventa "chiedere un sacrificio necessario" mentre l'esenzione della Chiesa dall'IMU diventa " Parere parzialmente negativo sull'applicazione della tassa per gli immobili ad uso misto (commerciale e non) di enti no profit."  Progressivamente protestare diventa sempre piu' difficile, sia per mancanza di una classe politica che dia un senso a queste proteste, sia per le leggi bavaglio sempre piu' numerose e pesanti . Tutti hanno sempre meno diritti, in particolare i lavoratori, in un Paese nel quale si ritiene di combattere la precarizzazione e la disoccupazione privando i Lavoratori dei propri diritti , e nel quale il rapporto di lavoro sta a grandi passi ritornando quello prima della Legge 300 , anche detta statuto dei lavoratori (quella dell'art.18) ed i datori di lavoro stanno ritornando ad essere padroni. In questo paese martoriato, il Governo trova il tempo di fare le leggi perchè vi sia un perlomeno formale asservimento al Regime. E la Legge , si badi bene, è trasversale a tutti i Partiti come tutte le decisioni del Governo Monti, che ha messo tutti in riga , noi di fronte alle imposizioni di Legge, come fossimo alla corte di un re ,  i partiti e le formazioni politiche dietro l'unico sistema per rimanere Casta. Dunque tutti buoni, allineati e coperti, senza protestare, senza  permettersi di esigere i propri diritti, bravi ubbidienti tutti in coro a cantare quanto vogliamo bene al signor Direttore. Allineiamoci, duque. Stringiamoci..... a corte.