domenica 22 luglio 2012

CANILI A TRECENTO ALL'ORA

Ha avuto un rilievo analogo a quello del Default della Spagna e relativo contagio alle borse europee, alla strage al cinema di Denver, ed alla liberazione di Rossella Urru,  nei TG nazionali del 20 luglio scorso la notizia che dal 25 luglio prossimo i cani potranno viaggiare nei treni ad alta velocità . La notizia è stata porta agli ascoltatori come segno di progresso e di civiltà , con l'immancabile ex ministro Brambilla a sfoggiare il suo look da animalista leopardata ed i suoi atteggiamenti promiscui con i cani. Un comunicato emesso a questo proposito ha voluto specificare "L'iniziativa intende facilitare la vita quotidiana dei milioni di italiani che vivono con un animale domestico, promuovendo una cultura sempre piu' 'Animal Friendly', e allo stesso tempo, anche attraverso opportune campagne di comunicazione, garantire un contributo al contrasto del deplorevole fenomeno dell'abbandono e del randagismo, e,cc,

Ora, non dovrebbe sfuggire a nessuno che i treni ad alta velocità non sono esattamente dei treni popolari utilizzati dai pendolari o comunque dalla massa . Sono dei treni piuttosto costosi e non a caso i cani verranno ammessi anche in prima classe. L'impressione che ne ho ricevuto, a prescindere dal mio personale livello di apprezzamento verso i cani, è che in questa Italia che sta naufragando, l'Italia degli otto milioni di poveri, di un disoccupato ogni tre giovani, di piccoli imprenditori ed operai che si suicidano per mancanza di lavoro , in questa Italia senza nessuna prospettiva di miglioramento nei prossimi anni, di una intera generazione senza futuro, vi sia una Casta la cui preoccupazione piu' impellente sia quella di poter fare viaggiare nel lusso i cani dei suoi ricchi componenti . ..ma era davvero una priorità?

Sullo sfondo di una Italia in ginocchio, sull'orlo della disperazione, ove la miseria incombe le riprese televisive di treni di lusso ove deputati ed ex ministri baciano cani con aria soddisfatta, ha una dimensiona tragica e degradante. E' la perfetta sintesi di questo Paese diviso in strati , con una Casta soprastante per la quale il comfort del proprio cane è molto piu' importante della vita e della dignirtà dei propri servi, che si batte per fare entrare in un Frecciarossa il proprio cane quando milioni di studenti e pendolari fanno una vita quotidiana pessima (non possiamo certo dire da cani, perchè evidentemente una vita da cani non se la possono permettere) quando ci sono pensionati che frugano nelle immondizie per trovare da mangiare, quando la vita di un operaio diventa quasi impossibile dopo la terza settimana

Questa visione ha secondo me il riflesso plumbeo del racconto di Elio Vittorini "Uomini e no" , il cane come emblema dell'arroganza del potere ..
E con il gioco delle parole questa manifestazione di strapotere e di arroganza viene contrabbandata come simbolo di civiltà....