domenica 17 luglio 2011

Alfano, Berlusconi, e le opposizioni una partita a scacchi tutta da giocare

Nel gioco degli scacchi, esiste una mossa particolare che si chiama "arrocco" con il quale il re può spostarsi verso un lato della scacchiera scavalcare la torre e porsi percio' in posizione protetta Consiste nel muovere il re di due case a destra o a sinistra in direzione di una delle due torri e successivamente muovere la torre (verso la quale il re si è mosso) nella casa accanto alla casa occupata dal re.E' una mossa particolare, l'unica nella quale due pezzo possono essere mossi contemporaneamente. Ed è una mossa che descrive bene quello che sta avvenendo nella politica italiana, con l'avvicendamento di Alfano alla guida del PDL. IL Re, sempre dietro alla fila di fanti, si ritrae in posizione protetta, mentre un altro pezzo espone il petto ai proiettili nemici. E' una mossa che serve naturalmente a collaudate strategie. Nel caso di specie serve a due cose: togliere, almeno per il momento, il re dal fuoco nemico, e poi a spiazzare gli avversari .


Nel panorama della politica italiana percio', c'è un grande bisogno che le opposizioni si ricompattino e riordinino i ranghi, perchè l'antiberlusconismo spinto aveva emarginato dai programmi dei partiti una corretta attenzione dalla progettualità del dopo Berlusconi. E qui servirà molta attenzione, perchè i segnali che derivano dal popolo non sono cosi' incoraggianti per i partiti tradizionali come il PD . Infatti le elezioni amministrative, sono state perdute da Barlusconi, ma non sono state vinte dal PD bensi' da una generale idea di centro sinistra, che ha visto elezioni inaspettate come Pisapia a Milano, De Magistris a Napoli, un generale avanzamento di SEL ed in generale delle formazioni meno classiche e meno incancrenite. Il PD in molte parti d'Italia ha pagato il prezzo di non avere voluto le primarie, e purtroppo non sembra avere colto il vento del cambiamento che l'Italia sta chiedendo a gran voce. Un cambiamento negli schieramenti dei Partiti, ai quali si chiede di portare avanti forze ed idee nuove, che si debbono sradicare dalle stantie logiche vetero democristiane dei percorsi di carriera inamovibili di personaggi politici eterni, ed un cambiamento nelle idee, per le quali si chiede un modo di pensare moderno e dinamico che si sradichi dalle logiche dell'eterno appalto per l'appalto, mazzetta, tangente, consulenze ed eterni accantieramenti per opere strategiche della quali non si conosce la strategia. Tutti per esempio avversano il Ponte sullo Stretto di Messina, come opera faraonica, inutile, foriera di sprechi, ma non avversano la TAV che pure ne ricalca inutilità e sprechi. Ed anzi, non hanno preso le distanze dallo squadrismo di Stato nella repressione delle proteste in Val Susa, difendendo la presunta "necessità" di queste opere, perchè evidentemente nel momento in cui la caduta di Berlusconi sembrava avvicinarsi, non intendevano compromettere il loro appoggio a queste operazioni nelle quali gira molto denaro e quindi l'appoggio di forti gruppi di potere economico, politico e finanziario. A mio avviso un grave errore, che dimostra come le argomentazioni portate a sostegno dell'anti-berlusconismo debbono essere maneggiate con cautela da chi , per motivi di opportunità politica, una volta al potere potrebbe trovarsi a condividerne alcune scelte estremamente discutibili.

Vi è bisogno di una vitalità nuova, che veda la politica muoversi in modo dinamico verso iniziative sostenibili, progetti praticabili, energie rinnovabili, ricerca, innovazione. Invece della faraonica TAV, che comunque sarebbe un treno perso perchè anche se non fosse inutule non potrebbe essere pronta prima dei trent'anni , un veloce ammodernamento verso la ristrutturazione e la efficentazione dell'esistente . La creazione immediata di un piano energetico nazionale. La rivisitazione delle privatizzazioni, per creare non solo profitti per le imprese ma anche efficienza nei servizi . Un vero attacco alla evasione fiscale e la ristrutturazione delle politiche fiscali per fare pagare i ricchi e non solo lavoratori dipendenti e pensionati.

Chi viaggia all'estero coglie nella gente , anche in Paesi in difficoltà economica come per esempio la Spagna, un atteggiamento di fiducia e di speranza che qui in Italia manca. Fiducia e Speranza che non sembrano a portata di mano soltanto con la caduta di Berlusconi perchè non vi si intravede un "dopo"

I soggetti politici che stanno lavorando alla caduta di Berlusconi, debbono acquisire la autorevolezza di chi è in grado di assicurare un "dopo" diverso e credibile.

E la strada appare molto lunga, mentre il tempo a disposizione sta scadendo

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