lunedì 18 luglio 2011

MANOVRA ECOMICA; LACRIME, SANGUE, PRESE IN GIRO ED OPPORTUNISMO POLITICO

Io non sono d'accordo con chi sostiene che la opposizione abbia dato segno di senso di responsabilità agevolando la approvazione di questa manovra economica, che pure dichiarava di considerare sbagliata, cosi' come credo che sia pura follia pensare che con questo appoggio al Governo essa abbia acquisito crediti esigibili nei confronti di esso. Non ha acquisito crediti perchè, affinchè si possano riscuotere i crediti bisogna innanzitutto che il debitore riconosca il proprio debito e postulato fondamentale per questo è che esso riconosca le regole del gioco nel quale questo debito è maturato. Questo Governo pero' ha ampiamente dimostrato negli anni di non essere nè credibile nè affidabile, di credere solamente nelle proprie regole che peraltro vengono cambiate in corsa, di continuo, come fa comodo. Quindi, tutto quello che si è ottenuto è stato di sostenere ancora una volta questo esecutivo. E' vano e ridicolo poi chiedere a gran voce dimissioni, cambi di rotta, protestare, minacciare . Ormai la frittata è fatta, e viene approvata una manovra inutile a fare riacquisire credibilità internazionale al Paese, e la reazione dei mercati l'ha dimostrato, io credo per due motivi fondamentali. Il primo è che non contiene elementi che suggeriscono spunti di ripresa, è una manovra di tipo ragioneristico che crea un movimento di denaro destinato a ripianare il debito, mettendo però solamente le mani nelle tasche dei ceti meno abbienti , e questo non puo' produrre altrro che una contrazione della domanda interna e dei consumi, cosa che frena l'economia. L'aumento di benzina, ticket sanitari, la restrizione dei contributi e del sostegno alle Famiglie produrra una inflazione strisciante e la diminuzione del potere di acquisto di salari e Pensioni senza contropartite positive per l'economia, perchè si vanno a sostenere spese immobilizzate e non investimenti. La seconda è di tipo sociale; la manovra colpisce economicamente le Famiglie, taglieggia pesantemente Sanità, Scuola e servizi Sociali, e non sfiora nemmeno i privilegi della Casta se togliamo il super bollo ed il bollo sui dossier titoli che pero' sono una presa in giro e questo è foriero di produrre tensioni sociali ed un ulteriore calo di fiducia. Cosa che non favorisce certamente la ripresa economica. I Partiti di opposizione che hanno sostenuto questa manovra , portano a scusa di questo il senso di responsabilità nel condurre a compimento una operazione urgente destinata a frenare la emorragia dei mercati. Un altro puntello alla eterna italiana logica della emergenza nella quale si finisce sempre per turarsi il naso e votare DC , a coprire un buco con la terra ottenuta scavando un altro buco, un altro puntello alla politica della improvvisazione e della mancanza di progettualità. In realtà, credo che da parte della opposizione vi sia stata la paura di venire investiti della responabilità di un crollo economico proprio nel momento nel quale Berlusconi appariva fragile, e la prospettiva di andare al potere sembra a portata di mano.Insomma , una manovra di opportunismo politico per scansare la eventualità di divenire il capro espiatorio di un eventuale crollo proprio quando il potere appare vicino.


Ovviamente, questo sarebbe stato il momento delle decisioni coraggiose, sarebbe stato il momento di impuntarsi , magari coinvolgendo le parti sociali, chiedere una manovra vera, coraggiosa, che andasse a colpire con decisione i costi della politica, i privilegi dei ricchi, gli sprechi, sempre in costante aumento, che colpisse con forza la evasione fiscale, che andasse a tassare le rendite iperboliche senza scorciatoie , trabocchetti, furberie . E che nel contempo andasse a portare risorse al vero sviluppo, alla ricerca, alla inovazione, creando i presupposti per la ripresa, Una manovra di ampia portata non solo economica ma anche e sopratutto politica , che fosse capace di ridestare un minimo di fidcucia all'interno del Paese , prima ancora che nel panorama internazionale. Ma per una manovra del genere non era sufficiente un ragioniere, per quanto illustre come Tremonti. Dovremmo avere capito che è ora di finirla di pensare che governare una Nazione sia un mero compito di Ragionieri e tecnocrati. C'era bisogno della vera Politica con la P maiuscola, materia alla quela tutti sembrano avere abdicato per inseguire liti di cortile, problemi interni di partito , lotte a colpi di gossip, gonnelle di starlet, matrimoni di ministri , carriere politiche personali . E lotte per abbattere il tiranno, senza avere pronta una progettualità sufficiente a costruire la alternativa quando il tiranno dovesse cadere.

Appare scontato il paragone con l'orchestra del Titanic che continua a suonare mentre la nave affonda con tutte le sue luci accese-

1 commento:

  1. Ma la P di 'politica' (materia alla quela tutti) deve esser maiuscola proprio sempre sempre sempre o magari solamente a inzio frase?

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