venerdì 17 dicembre 2010

Il Sacro Porcellum

Sono di una gravità estrema le parole del Presidente della CEI , cardinale Angelo Bagnasco che nel corso di una funzione, parlando del voto di fiducia espresso dalle Camere al Governo Berlusconi il 14 dicembre ha detto  che il voto ha espresso «un desiderio di governabilità in modo chiaro e democratico. Ripetutamente gli italiani si sono espressi col desiderio di governabilità e quindi questa volontà, questo desiderio espresso in modo chiaro e democratico deve essere da tutti rispettato e perseguito con buona volontà e onestà" Sono di estrema gravità perchè ancora una volta la Chiesa entra a gamba tesa in questioni eminentemente politiche, dimostrando una vocazione all'ingerenza mai sopita, con buona pace di chi, duemila anni fa predicava "date a Cesare quello che è di Cesare, date a Dio quello che è di Dio". Sono di una estrema gravità perchè si pretende di volere considerare una espressione di democrazia quello che invece è stato un indegno mercimonio , un mercato dei voti e delle anime, condito di bassezze di ogni genere che molto difficilmente si potrebbero indicare come eticamente corrette. Sono di una gravità estrema perchè in questa sommaria assoluzione da tutti i peccati, l'alto esponente del clero ha  di fatto dimostrato di considerare come atto di espressione di democrazia la contrattazione di politicanti che tutto avevano in mente tranne che il bene del Paese. IL pastore delle anime, il custode dell'etica ha legittimato la corruzione, la sete di potere, la slealtà, ha sdoganato di fatto la disonestà intellettuale. La fiducia al Governo è stata strappata con ogni mezzo, e di fatto non garantisce alcuna garanzia di governabilità ma serve soltanto a mantenere il potere per una persona, che anche quando bestemmia viene assolta da Santa madre Chiesa perchè bisogna "contestualizzare" . Eppure ,appena è stato chiaro che , sia pure per tre soli voti, il Governo rimaneva in sella, la Chiesa si è affrettata a concedere la "indulgenza plenaria" , ad omologare questo indegno mercato come "atto democratico" , come espressione democratica di un popolo. Puo' l'alto prelato fingere di ignorare che in questo mercato dopo il "porcellum" ben poco vi è della volontà popolare, che questo governo in realtà è stato eletto e viene sostenuto  da una effettiva minoranza degli Italiani? Se è vero che un giurista non puo' che dichiarare la legittimità degli atti sino a qui avvenuti, perchè si basa sulle Leggi (porcellum) degli uomini (fatti salvi gli accertamenti della Magistratura) puo' chi si occupa, o dovrebbe occuparsi di coscienze trovare un cavillo nelle Leggi di Dio per giustificare il perdono ad oltranza a Silvio Berlusconi? E creare "ad Hoc" il "sacro Porcellum"? ai credenti l'ardua sentenza