domenica 17 ottobre 2010

TAV RIGASSIFICATORI E TURISMO

Sulla prima pagine del quotidiano il Piccolo del 13 ottobre c'è l'incipit di un articolo su quattro colonne che titola "C'è la firma sulla TAV Trieste Divaccia" Sotto il titolo, espanso appunto su quattro colonne, solo due sono dedicate a questo articolo che viene rimandato alle pagine interne. Le altre due sono dedicate da un altro articoletto, con un titolo molto piu' piccolo: Turismo , al FVG l'unico "piu" in italia, il sui testo che ci dice che l'unica regione in Italia ove il turismo sta crescendo è proprio il Friuli Venezia Giulia. Perchè dedicare tanto tempo alla "fotografia" relativa alla impaginazione di un articolo? Perchè secondo me questo è una dimostrazione plateale delle incongruenze che i nostri politicanti sono capaci di sostenere, la sintesi di come siamo capaci di farci del male, per ignoranza, indifferenza e ignavia bevendoci le panzane che ci vengono propinate pur di non dover utilizzare il cervello per pensare. Il piu' in turismo significa che nella nostra Regione l'offerta turistica viene ben accolta, da Grado a Lignano, dalle località sciistiche alle città come Trieste, dalla Barcolana alla festa del Prosciutto a San Daniele, passando per i siti archeoligici, le fier paesane, il Collio. E' un industria che tiene bene e crea profitto. Da parte dell'industria manifatturiera invece c'è la crisi che sappiamo , il Cantiere è l'unico che "tiene " un poco mentre per il resto la crisi è profonda e probabilmente irreversibile, uno per tutti il triangolo della Sedia. Cosa vorrebbe un ragionamento logico? Che si puntasse sul turismo. Che la politica cercasse di cogliere questa opportunità e cercasse di valorizzare ed ampliare l'offerta turistica e l'attenzione per il territorio . Cosa si farà invece? Si punta su infrastrutture devastanti, il piu' delle volte inutili come la TAV, oppure ridondanti come i rigassificatori , per arrivare alla centrale nucleare di Monfalcone la cui costruzione, a mio avviso, con la creazione dello stabilimento Mangiarotti è già cominciata. Vorrei capire chi verrà al mare tra Grado e Trieste, con l'acqua del mare raffreddata e clorata dal rigassificatore off-shore, i panorami sconciati e l'ombra dei una centrale atomica a pochi metri.Cosa ne sarà del territorio , devastato dai cantieri della TAV che, tra l'altro, prevedono la distruzione del Carso tra Ronchi e trieste per il transito in galleria dei treni, con tra l'altro la movimentazione di milioni di metri cubi di materiale , traffico di automezzi eccetera. vedere la impginazione di questo articolo dovrebbe fare riflettere. Invece essa verrà dimentiata in fretta, e quando ci troveremo con il Territorio devastato e il turismo azzerato, si innalzera uun coro :..."... ma io non lo sapevo.... chi poteva immaginare che...?"

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